5.5 Liberazione

Trascorso l’inverno, le truppe alleate riprendono l’offensiva sulla linea gotica e in Romagna. Nella notte del 9 aprile 1945 le truppe alleate (neozelandesi e indiane) varcano il Senio, convergendo su Lugo. I fanti italiani del gruppo di combattimento “Cremona” raggiungono Fusignano ed Alfonsine. Lungo la via Emilia il II corpo polacco, aggregato all’8a armata britannica, prende Castelbolognese e entra il 14 aprile a Imola e il 21 aprile, insieme ai bersaglieri italiani del “Friuli”, a Bologna, già insorta e sgombrata dai tedeschi. Lo sfondamento finale della linea gotica anticipa solo di qualche giorno l’insurrezione generale del 25 aprile e la fine delle ostilità sul fronte italiano del 2 maggio 1945.

Imola

Una squadra del II corpo polacco (1), proveniente da Castelbolognese, entra dalla via Emilia in piazza il 14 aprile 1945 alle ore 17.15. La piazza è presidiata da un gruppo di partigiani della Sap (2) guidati da Natale Tampieri provenienti dalla chiesa del Carmine, dove erano rifugiati (3, 4, 5, 6). Scendendo la via Montanara prende parte alla liberazione di Imola anche il 1° battaglione “Sirio” della 36a brigata Garibaldi guidato da Edmondo Golinelli “Libero”. Tra gli eserciti presenti ci sono anche la brigata ebraica, inquadrata nell’armata britannica, e il gruppo di combattimento Friuli del nuovo esercito italiano.

5.4 Linea gotica

5.6 Guerra civile: pozzo Becca e violenze del dopoguerra