5.4 Linea gotica

Le truppe alleate, dopo la presa di Montecassino il 17 maggio e l’ingresso a Roma il 4 giugno 1944, raggiungono Firenze. Le armate tedesche si ritirano verso nord e mettono in atto la tattica della “ritirata combattuta”, prima di raggiungere la linea gotica, il fronte di difesa di oltre 300 chilometri da loro costituito, che taglia in due l’Italia dal Tirreno all’Adriatico e che blocca per otto mesi l’avanzata delle truppe alleate. A fronteggiare l’esercito tedesco lungo gli Appennini sono la 5a armata americana e l’8a britannica.

Lo sfondamento finale della linea gotica inizia il 19 febbraio 1945 e si conclude ad aprile dopo settimane di durissimi combattimenti.

Imola

Dal 25 agosto 1944 gli alleati (americani, inglesi) (1) sferrano numerosi attacchi, ma la forte difesa tedesca (2) e il sopraggiungere delle piogge autunnali bloccano l’offensiva per tutto l’inverno. Nell’imolese le truppe alleate sono ferme a Castel del Rio che è liberata il 27 ottobre 1944 e che diviene retrovia del fronte attestato sulla linea Casola Valsenio-Fontanelice. Per tutto l’inverno il battaglione “Sirio” della 36a brigata “Garibaldi” tiene la difficile posizione e quasi quotidianamente si scontra con i tedeschi. Tra novembre e dicembre è liberata Fontanelice, dove nel marzo 1945 viene fissata la sede del battaglione, i cui uomini sono dislocati nell’avamposto di Borgo Tossignano, mentre Tossignano rimane in mano ai tedeschi. Nella zona si stanziano e combattono dal 1945 le formazioni del nuovo esercito italiano dei gruppi di combattimento “Folgore”, “San Marco” e “Nembo”.

Il 9 aprile inizia l’offensiva finale degli alleati angloamericani con lo sfondamento del fiume Senio e del fronte appenninico della Vena del Gesso (4).

5.4 Guerra partigiana. La 36a brigata Garibaldi “Bianconcini”

5.5 Liberazione